Storia della ginnastica ritmica.

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  1. -Shiva-
     
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    Storia della Ginnastica Ritmica



    Le origini.
    Le origini della ginnastica ritmica sono piuttosto recenti poiché tale disciplina, così come si presenta oggi, si è sviluppata a partire dai primi anni del Novecento. In questo periodo, essa portava il nome di Ginnastica Moderna perché voleva contrapporsi alla ginnastica tradizionale. In seguito, per distinguere la semplice attività motoria da quella agonistica, sono stati introdotti due appellativi diversi, rispettivamente Ginnastica Ritmica Educativa e Ginnastica Ritmica Sportiva.
    Nonostante il sorgere di questo sport sia recente, si hanno notizie di un’attività sportiva eseguita a corpo libero o con piccoli attrezzi e guidata dalla musica sin dai tempi dei popoli primitivi, degli Egizi, degli antichi greci e romani. Dopo un periodo di stasi nel Medioevo, la ginnastica continuò ad evolversi: durante il Rinascimento, l’educazione umanistica valorizzò l’esercizio fisico restituendogli l’antico splendore mentre, nei secoli successivi, furono molti gli studiosi e i filosofi che riconobbero l’importanza di questo sport non solo a livello fisico ma anche morale. Padre della ginnastica è considerato il tedesco Guts Muths (1759-1839), il quale pose l’accento sull’armonia da essa derivante e studiò alcuni esercizi adatti alle caratteristiche femminili.
    Nell’Ottocento, le teorie sviluppatesi nei secoli precedenti, che comprendono le idee di Noverre, Delsarte e Bode, vennero riconfermate e rielaborate in diversi modi. Figure importanti di questo periodo sono il francese George Demeny (1850-1917), il quale scoprì gli effetti benefici dei movimenti completi, in cui il corpo partecipa ad ogni azione di una sua parte, e Emilio Baumann che, a Bologna, si interessò all’uso di piccoli attrezzi come il cerchio e la fune. Sul finire del Ottocento, lo svizzero Émile Jaques-Dalcroze ideò un tipo di danza sportiva che diventò piuttosto popolare. Chiamata Euritmica, questa può essere definita come “l’arte di esprimere la musica con movimenti del corpo”. Egli infatti studiò un tipo di attività motoria basata sul concetto di ritmo e armonia in contrapposizione alla ginnastica tradizionale che allora era rigida e in certi momenti quasi innaturale. La ginnastica ritmica infatti non è altro che la trasposizione in chiave competitiva dei concetti di espressività, eleganza, armonia e sensibilità musicale. Ed è proprio la musica che cerca di mettere in evidenza l'armoniosità dei gesti e di affinare la sensibilità ritmica degli atleti.La prima ginnastica ritmica, dunque, nasce da esigenze di didattica musicale.


    Diffusione in Italia.
    In Italia, la ginnastica femminile comincia a svilupparsi nella città di Torino. Già nel 1925 in questa città vengono rappresentati esercizi di corpo libero e con piccoli attrezzi (palle,funi,cerchi e piccole clave di legno), ma solo nel 1948 la disciplina, ancora con fine puramente educativo, diventa di carattere competitivo. Il merito innovativo della ginnastica femminile in Italia va in particolare ad Andreina Sacco Gotta, insegnate di educazione fisica e diplomata in pianoforte al Conservatorio di Torino. La Gotta fu una figura estremamente eclettica, inserita pienamente nel mondo dello sport e della ginnastica.


    Le prime competizioni.
    I primi esercizi di Ritmica furono presentati alle Olimpiadi di Stoccolma nel 1912 e a quelle di Anversa nel 1920. Nel 1928, in occasione dei giochi Olimpici di Amsterdam, la Ginnastica Ritmica venne inclusa nel programma della ginnastica artistica. Benché la prima competizione si svolse in URSS nel 1948, questo sport rimase nell'ombra della ginnastica artistica fino al 1956. Il suo aspetto artistico lo rese molto popolare nell'Europa dell'Est e la federazione internazionale di ginnastica (F.I.G.) lo riconobbe come sport indipendente nel 1962. L'anno seguente furono organizzati i primi Campionati del Mondo, che si svolsero a Budapest.
    Furono introdotti poi esercizi di gruppo eseguiti con attrezzi e furono determinati i tipi di attrezzi: fune, palla, cerchio, nastro, clavette, che dovevano rispettare una determinata composizione oltre a peso, lunghezza, diametro. Contemporaneamente al programma venivano anche perfezionate le norme di gara secondo un preciso codice dei punteggi, il quale definiva i tipi e le regole di esecuzione delle gare, le esigenze fondamentali della composizione e della maestria esecutiva delle ginnaste negli esercizi individuali e di gruppo.
    Soltanto nel 1984 la Ginnastica Ritmica entrò a far parte del programma Olimpico di Los Angeles ma unicamente con la specialità individuale. La gara a squadre venne inserita solo nel 1996 in occasione delle Olimpiadi di Atlanta.


    alinakabaevasj1
    Alina Kabaeva, Palla, Olimpiadi Atene 2004



    Edited by C h i a r a - 11/7/2011, 18:01
     
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  2. ¸må®tÿ
     
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    E io non lo sapevo O_O Quindi è uno sport recentissimo dal punto di vista competitivo...
     
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1 replies since 23/9/2007, 17:09   13943 views
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