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.CITAZIONESecondo te gli esercizi che ho scritto nel primo post potrebbero andar bene? Quali altri potrei fare (diciamo "a freddo" o comunque a casa, in modo da ripeterli più volte a casa e non solo a lezione)?]
L'esercizio che hai scritto va benissimo per gli adduttori. Ti posto delle immagini da cui puoi prende spunto (se ti serve la spiegazione chiedi pure). Dato che sono esercizi "intensivi" ti consiglio di fare sempre un piccolo riscaldamento prima di iniziare e di finire con lo stretching per evitare tensioni muscolari.
Utile anche questo video: New York City Ballet Workout.
Per "attivare" gli adduttori stringere un cuscino tra le ginocchia per 5-10 secondi, rilassare e ripetere.
Esercizi più "dinamici":
Con la banda elastica: -
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Ciao ophelia´. Per darti una riposta soddisfacente mi sarebbe utile sapere di quanti gradi riesci a sollevare “passivamente” la gamba in seconda (con l'aiuto della mano come in questa immagine). Se non sbaglio tu hai alle spalle tantissimi anni di danza e immagino che la tua apertura sia già molto buona. Se il tuo obiettivo è migliorare la tenuta ti consiglio questo esercizio che può essere fatto sia al centro, come nel video, o con una mano alla sbarra o su qualsiasi altro supporto. www.bewons.com/media/video/8n64836o1b183
E' un esercizio “riassuntivo” che coinvolge tutti i muscoli necessari per la buona riuscita del developpé in ecarté:
- Nella prima fase del movimento, che nel video è il plié sulla gamba di terra ma è lo stesso se fai il passé, sono coinvolti i muscoli extrarotatori del femore (piriforme, quadrato, otturatori interno ed esterno). Sono muscoli piccoli ma molto importanti perché stabilizzano l'articolazione dell'anca e mantengono l'en-dehors.
- Quando il femore viene sollevato lateralmente e avvicinato al corpo, inizieranno a “tirare” gli ischio-crurali (bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso) che sono quei muscoli situati nella parte posteriore della coscia. La poca elasticità di questi muscoli, limita l’estensione del ginocchio ad anca flessa e la flessione dell’anca a ginocchio esteso.
- Gli adduttori (grande adduttore, adduttore lungo, adduttore breve, pettineo e gracile) diventano i protagonisti nel momento in cui si estende il ginocchio e la gamba viene liberata dal sostegno che le forniva il braccio.
- Da ricordare anche il ruolo l'ileo-psoas (il più potente flessore dell'anca) e delle fibre inferiori del grande gluteo.
Questo libro in inglese ti può essere utile per capire meglio l'anatomia e per l'allenamento. Se vuoi sapere altri esercizi più specifici chiedi pure. -
.Come da presentazione io purtroppo non ballo più ma mi sono iscritta perché ho una domanda per voi: esistono ancora scarpette da punta appuntite?
Ciao Miriam, certo che esistono! Ti potresti indirizzare sulle Russian Class o sulle Grishko che essendo punte russe, hanno tradizionalmente forma più conica e appoggio stretto. Delle Grishko, ti consiglio le Vaganova e le Maya II che sono in assoluto le più affusolate. Conta però che sono punte professionali, con mascherina molto alta e quindi difficili da lavorare per piedi poco esperti. Passando a delle punte più morbide ma molto belle ti consiglio le Bloch Suprima e le Triunfo Aurora. Queste ultime sono punte italiane come le Coppelia ma hanno una linea più “russa” con scollo a V, puntale piatto e stretto, mascherina medio-alta ma molto morbida. Spero di non averti messo confusione! -
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Ciao ophelia´. Non sono di Roma e non conosco il funzionamento dell'AND. Mi sento comunque di spingerti a tentare questa audizione, se è quello che davvero vuoi fare. Da come dici, hai tutte le carte in regola e in più hai la fortuna di avere una ex compagna di classe che è entrata e un'insegnante che l'ha "preparata". Parlane con lei, sicuramente saprà darti dei consigli.
Scusa se rispondo solo ora, in tutto questo tempo magari sono cambiate le cose. Aggiornaci quando vedi il messaggio. -
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Raccolta di foto del balletto Romeo e Giulietta del Teatro alla Scala. Ad aprire le rappresentazioni accanto a Roberto Bolle c’è Alina Somova (principal dancer del Balletto del Teatro Mariinskij), mai vista alla Scala finora nel ruolo di Giulietta, così come Marianela Nuñez (stella del Royal Ballet), in una inedita partnership con Massimo Murru. Natalia Osipova, che ha danzato in Giappone nel corso della tournée scaligera, è Giulietta l’11 e il 14 ottobre accanto al primo ballerino Claudio Coviello.
In repertorio alla Scala da molti anni, Romeo e Giulietta ha trovato nel 2010 una nuova veste, con le scene di Mauro Carosi e i costumi di Odette Nicoletti. Muri e mattoni rimandano al Teatro Romano di Verona, con tutte le sue contaminazioni medievali; il celebre balcone è posto su una torre, il cui basamento diventa quello del letto di Giulietta; nella cripta è lo stesso balcone a trasformarsi nella tomba dei due amanti. Una scenografia parlante, e soprattutto in dialogo con la coreografia di Kenneth MacMillan, che esige spazi geometrici e precisi, e che si fonde coerentemente con i costumi, dalle fogge medievali e rinascimentali.
Roberta Nebulone e Antonella Albano in Romeo e Giulietta del Teatro alla Scala (2007)
Romeo e Giulietta: scena del ballo in maschera (Antonella Albano e Alexander Volchkov)
Alina Cojocaru e Friedmann Vogel durante il tour giapponese del Teatro alla Scala (2010)
Romeo e Giulietta: danza dei cavalieri
Romeo e Giulietta: scena del balcone
Alina Somova in Giulietta
Scena del balcone
Roberto Bolle e Alina Somova in Romeo e Giulietta (Teatro alla Scala, 2014)
Romeo e Giulietta: scena del matrimonio
Marco Agostino, Antonino Sutera (2007)
Tomba di Giulietta
Roberto Bolle e Alina Somova in Romeo e Giulietta (Teatro alla Scala, 2014)
Romeo e Giiulietta (2007) Antonella Albano e Alexander Volchkov
Romeo e Giulietta: scena finale -
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La Stagione 2014 – 2015 del Teatro Alla Scala di Milano sarà inaugurata con il balletto natalizio Lo Schiaccianoci affidato al coreografo spagnolo di Nacho Duato (17 dicembre 2014-18 gennaio 2015). Seguiranno Cello Suites di Heinz Spoerli, Giselle, Excelsior, La bella addormentata nel bosco con coreografie di Alexei Ratmansky, il Gala des Étoiles e L'Histoire de Manon. L'étoile del Teatro alla Scala, Svetlana Zakharova sarà protagonista anche questa stagione di innumerevoli titoli: Giselle (2-28 aprile 2015), La Bella addormentata, L’Histore de Manon (12-20 novembre 2015) e del Gala des étoiles che chiuderà l’Expo (30 e 31 ottobre 2015). La Scala si è assicurata anche le migliori étoiles russe, ospiti di quasi tutti i titoli della stagione: da Natalia Osipova, ex stella del Bolshoj oggi Principal Dancer del londinese Royal Ballet, che debutterà in Giselle e tornerà nell’Histore de Manon, ad Alina Somova, prima ballerina del Balletto Mariinskij di San Pietroburgo, attesa nel ballo italiano Excelsior (11-25 luglio 2015).
Date:
- Lo Schiaccianoci di Nacho Duato - dal 18 Dicembre 2014 al 18 Gennaio 2015
- Cello Suites di Heinz Spoerli - Dal 5 al 19 Marzo 2015
- Spettacolo della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala - 25, 26 Marzo 2015
- Giselle - Dal 2 al 17 Aprile 2015
- Excelsior - Dall'11 al 25 Luglio 2015
- La Bella Addormentata nel bosco - Dal 26 Settembre al 23 Ottobre 2015
- Gala des Étoiles - 30 – 31 Ottobre 2015
- L'Histoire de Manon - Dal 12 al 20 Novembre 2015(17) - 18 - 19 - 30 - 31 Dicembre 2014
4 - 10 - 16 Gennaio 2015
Lo Schiaccianoci
Musica: Pëtr Il'ič Čajkovskij
Coreografia: Nacho Duato
Direttore: Vladimir Fedoseyev
Scene e costumi: Jérôme Kaplan
Étoile: Roberto Bolle e Maria Eichwald
6 - 7 - 10 - 13 - 19 Marzo 2015
Cello Suite (In den Winden im Nichts)
Musica: Johann Sebastian Bach
Coreografia: Heinz Spoerli
Scene: Sergio Cavero
Costumi: Heinz Spoerli
Violoncello: Massimo Polidori/Sandro Laffranchini
25 – 26 Marzo 2015
Spettacolo della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala
2 - 3 - 4 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 16 - 17 Aprile 2015
Giselle
Musica. Adolphe Adam
Coreografia: Jean Coralli - Jules Perrot
Ripresa coreografica: Yvette Chauviré
Direttore: Patrick Fournillier
Scene e costumi: Aleksandr Benois
Rielaborati da: Angelo Sala e Cinzia Rosselli
Étoile ospiti : Svetlana Zakharova e Roberto Bolle
Maria Eichwald, Natalia Osipova, David Hallberg
11 - 13 - 16 - 18 - 21 - 25 Luglio
Excelsior
Musica: Romualdo Marenco
Revisione musicale: Fiorenzo Carpi e Bruno Nicolai
Coreografia: Ugo Dell'Ara
Regia: Filippo Crivelli
Ripresa da: Patrizia Frini
Direttore: David Coleman
Scene e costumi: Giulio Coltellacci
Artista ospite : Alina Somova
26 - 29 - 30 Settembre
5 - 7 - 20 - 23 - 30 ottobre
La Bella Addormentata
Musica: Pëtr Il'ič Čajkovskij
Coreografia: Marius Petipa
Nuova realizzazione: Alexei Ratmansky
Direttore: Vladimir Fedoseyev
Scene e Costumi: Richard Hudson
Étoile ospite: Svetlana Zakharova e David Hallberg
30 – 31 Ottobre
Gala des Étoiles
Spettacolo di balletto per la chiusura di Expo 2015
Étoiles: Svetlana Zakharova, Massimo Murru, Roberto Bolle, étoiles internazionali
12 - 14 - 17 - 18 - 19 - 20 Novembre
L'Histoire de Manon
Musiche: Jules Massenet
Arrangiamento e orchestrazione: Martin Yates
Coreografia: Kenneth MacMillan
Direttore: David Coleman
Scene e costumi: Nicholas Georgiadis
Étoiles: Svetlana Zakharova, Roberto Bolle, Natalia Osipova, David Hallberg
Attenzione: la Direzione del Teatro alla Scala si riserva il diritto di apportare al programma della stagione i cambiamenti resi necessari da esigenze tecniche o di forza maggiore. La Direzione si riserva inoltre di presentare eventuali altri cast.
Consulta il sito internet del Teatro per essere sempre aggiornato: teatroallascala.org.
Costo biglietti: € 11, € 17,5, € 36, € 50, € 60, € 72, € 105, €127
Le immagino delle locandine sono puramente indicative.
#lascala #teatroallascala #robertobolle #svetlanazakharova #massimomurru #LoSchiaccianoci #giselle #excelsior #labellaaddormentatanelbosco #galadesetoiles #lhistioredemanon
Edited by Keira Lilith Haze - 6/7/2016, 22:40 -
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Mercoledì 1 Ottobre 2014, per la prima volta nella storia della Danza, le cinque compagnie di balletto più prestigiose al mondo - Australian Ballet, Bolshoi Ballet, Royal Ballet, National Ballet of Canada, San Francisco Ballet - daranno vita a uno spettacolo senza precedenti: quasi 24 ore di diretta streaming dai loro quartier generali, per il #WorldBalletDay. A partire da mezzogiorno, ora di Melbourne, le compagnie si alterneranno ogni quattro ore in una maratona live non stop di 20 ore in totale, che verrà trasmessa in streaming e porterà gli spettatori di tutto il mondo a conoscere la vita di un corpo di ballo, cominciando dalle lezioni del mattino, fino alle prove degli spettacoli in programma.La diretta streaming si potrà seguire dai siti internet delle rispettive compagnie e dai loro canali YouTube.
Programmazione
Si parte con l’Australian Ballet a Melbourne (in Italia saranno le 4 del mattino), per proseguire poi con il Bolshoi Ballet a Mosca, il Royal Ballet a Londra, il National Ballet of Canada a Toronto e il San Francisco Ballet, fino alle 24:00 di domani sera. Durante la diretta gli spettatori avranno modo, inoltre, di interagire con danzatori, maestri e coreografi ponendo loro domande via Twitter mediante l'hashtag #AskADancer.
ORE 4:00
• The Australian Ballet presents company class taught by former principal Steven Heathcote, followed by rehearsals of the following: Graeme Murphy's Swan Lake, Stanton Welch's La Bayadère, Peter Wright's The Nutcracker and Tim Harbour's Ostinato, which will be seen at the upcoming Fall for Dance Festival.
ORE 8:00
• The Bolshoi Theatre plans to mark World Ballet Day by presenting rehearsals of Jean-Christophe Maillot’s The Taming of the Shrew (the last season première) and the ballet A Legend of Love which returns to the Bolshoi Theatre Main Stage in a major revival on 23 October and, on 26 October, will be shown live in over 800 cinemas the world over.
ORE 12:00
• The Royal Ballet's many highlights include Carlos Acosta coaching principal Vadim Muntagirov as Basilio in Don Quixote; principals Marianela Nuñez and Federico Bonelli rehearsing Kenneth MacMillan’s Manon; artist in residence Liam Scarlett rehearsing The Age of Anxiety with dancers Laura Morera and Steven McRae; and a full-company rehearsal of Christopher Wheeldon’s Aeternum and Frederick Ashton’s Scènes de Ballet. Wayne McGregor is also interviewed about his forthcoming Wolf Works, based on the writings and life of Virginia Woolf; the ballet will feature the beloved Alessandra Ferri. George Lamb hosts.
ORE 16:00
• The National Ballet of Canada's live stream begins with company class and continues with rehearsals of Manon (coached by Anthony Dowell!) and John Neumeier's Nijinsky.
ORE 20:00
• San Francisco Ballet offers rehearsals of Yuri Possokhov's RAkU and William Forsythe's The Vertiginous Thrill of Exactitude, along with a treat: a joint interview between corps de ballet member and choreographer Myles Thatcher with Alexei Ratmansky. Myles, a recipient of the Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative, is lucky: Ratmansky is his mentor.
Ballerine del Bolshoi Ballet -
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Giovedì 2 ottobre, Rai 5 trasmetterà in prima serata il balletto Don Chisciotte nella versione di Rudolf Nureyev, che in queste settimane è andato in scena alla Scala. Protagonisti della serata saranno Natalia Osipova, principal dancer di Royal Ballet di Londra e Leonid Sarafanov, giovane primo ballerino del Teatro Michajlovskij di San Pietroburgo. Giovedì 2 ottobre, ore 21:22 su Rai 5
DON CHISCIOTTE
dal Teatro alla Scala di Milano
Musica di Ludwig Minkus, Orchestrazione e adattamento di John Lanchbery, Direttore Aleksander Titov
Coreografia di Rudolf Nureyev
Scene: Raffaele del Savio, Costumi: Anna Anni, Luci: Marco Filibeck
Personaggi e interpreti:
Kitri/Dulcinea: Natalia Osipova
Basilio: Leonid Sarafanov
Don Chisciotte: Giuseppe Conte
Sancho Panza: Gianluca Schiavoni
Lorenzo: Matthew Endicott
Gamache: Riccardo Massimi
Due amiche di Kitri: Lusymay Di Stefano, Denise Gazzo
Una ballerina di strada: Vittoria Valerio
Espada: Christian Fagetti
La regina delle Driadi: Nicoletta Manni
Amore: Serena Sarnataro
Uno zingaro: Antonino Sutera
Due zingare: Deborah Gismondi, Emanuela Montanar
Il Re e la Regina degli zingari: Luigi Saruggia, Caroline Westcombe
Leonid Sarafanov
Nicoletta Manni, Regina delle Driadi
Natalia Osipova e Leonid Sarafanov -
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LA DANSE
(La Danse – Le Ballet de l’Opera de Paris, Francia, 2009 col, 153’, v.o. sott. it. )
Regia: Frederick Wiseman
Wiseman passa di nuovo per la danza (dopo Ballet del 1995) con La Danse – Le Ballet de l’Opéra de Paris, viaggio di quasi tre ore nell’omonima scuola parigina. È un documentario sulla professione del danzatore e sull’istituzione che lo forma e lo ingaggia? Si, se non fosse che la danza è già nella passione di Wiseman per la narrazione, al punto che la fatica gigantesca del ballerino assomiglia alla tragedia della letteratura, vortice di pieghe e di passi così vicini alla morte. Nonostante lo si ridisfi e lo si monti a piacimento, il mondo fila via nelle lunghe pareti di specchi delle palestre. La bellezza non è solo il movimento, l’aria circuita e braccata dall’occhio geniale dell’operatore John Davey, ma il riflettersi della concentrazione dei danzatori nella concentrazione abissale delle immagini. Il concentrarsi è in verità un concertarsi, l’unica vera Opera che, di concerto, Wiseman continua a filmare: lo spazio che si genera fra il farsi delle cose e il loro racconto, indagando con precisione da entomologo la vita delle istituzioni, cioè lo svolgersi quotidiano e istituzionale degli uomini e delle donne, sperando di poter raccogliere in una volta sola tutte le storie e tutte le loro variazioni (non a caso affermando a più riprese di essere uno scrittore mancato). Wiseman non si fa pregare: filma le prove, le riunioni organizzative, l’economia del segno e del ballo, ma anche lo slittamento notturno, i volti attenti dietro le quinte, gli occhi fissi sulla scena, la discesa nei sotterranei inondati d’acqua, la salita verso l’alto a inquadrare una Parigi nitida e luminosa, con la scoperta quasi astratta sui tetti di un apicultore… Sospendendo e insieme prolungando la linea aerea del ballo, fa in modo che la vera partitura, la vera danza, sia quella del film. - See more at: http://www.fuoriorario.rai.it/dl/portali/s...h.Ug6jGnIL.dpuf -
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Con il balletto Psyché, prima creazione di Alexei Ratmansky per il Balletto de l’Opéra di Parigi nel 2011, il coreografo rivisita il regno del soprannaturale e si tuffa nel mondo incantato del racconto di Apuleio.
Musica di César Franck (poema sinfonico per orchestra e coro)
Scenografia di Karen Kilimnik
Costumi di Adeline André:
Luci di Madjid Hakimi
Clicca sull'immagine per vedere il video completo nel sito francetv.fr
Video disponibile fino al 27/12/2014
#psyche #operadiparigi
Edited by Keira Lilith Haze - 6/7/2016, 23:02 -
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Il celebre balletto "Infiorata a Genzano" (Flower Festival in Genzano, 1858) di August Bournonville (1805-1879) è ispirato dalla magia e alle suggestioni dell'Infiorata di Genzano di Roma. Tratto da una storia vera del XIX secolo, narra delle vicissitudini d'amore di Rosa e Paolo e trova la sua massima espressione nel pas de deux ricco di virtuosismi, che impongono una minuziosa e attenta cura del dettaglio. La versione integrale del balletto rimase in scena al Balletto Reale Danese sino al 1929. Nel 1949 Harald Lander rimontò il noto pas de deux che è diventato un prestigioso banco di prova per le migliori coppie di ballerini del mondo. Qui trovate una playlist con diversi video:
01. Rose Gad e Alexander Kolpin (parte 1)
02. Rose Gad e Alexander Kolpin (parte 2)
03. Alina Cojocaru e Johan Kobborg (2003)
04. Gudrun Bojesen e Mads Blangstrup
05. Rudolf Nureyev e Maria Tallchief (1962)
06. Elisabetta Terabust e Peter Schaufuss (1989)
07. Natalia Bolshakova e Vadim Gouliaev (1982) -
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August Bournonville
Nato a Copenaghen il 21 Agosto 1805, August Bournonville era il figlio del danzatore e coreografo francese Antoine Bournonville e di Lovisa Sundberg, una svedese. Riceve i primi rudimenti di danza dal padre e nel 1911, all’età di sei anni, viene ammesso alla scuola di danza del Balletto Reale Danese sotto la guida di Vincenzo Galeotti, il ballerino italiano fondatore del Royal Danish Ballet. Nel 1816, alla morte di Galeotti, il padre Antoine diviene direttore artistico del Royal Danish Ballet e, nel 1820, August viene mandato a Parigi per completare i suoi studi con Pierre Gardel ed Auguste Vestris. Il suo debutto sul palcoscenico francese avviene nel 1826 con il “pas de trois” del balletto Nina di Louis Millon. Da quel momento in poi inizia la sua brillante carriera di ballerino divenendo il partner favorito di Maria Taglioni. Nel 1830 rientra a Copenaghen e sposa la svedese Helena Fredrika Hakansson dalla quale avrà sette figli. Dal 1838 al 1877, Bournonville, come danzatore, coreografo e direttore del Royal Danish Ballet, rimarrà stanziale in patria, tranne che in occasione di sporadiche parentesi di viaggi ed esibizioni con altre compagnie. La sua prima importante coreografia per il Teatro di Copenaghen è La Sylphide nel 1836, riadattamento della versione francese di Taglioni ma con musiche del danese Herman Severin Løvenskjold ed un nuovo allestimento.
Henning Kronstam e Anna Lærkesen in La Sylphide
In circa 50 anni di carriera Bournonville coreografò più di cinquanta balletti e molti divertissements e la maggior parte delle sue produzioni sono influenzate dai suoi lunghi viaggi all’estero ma anche dalla sua profonda cultura. Alla romantica visione dell'Italia, così frequente nella poesia danese, sono ispirati: La festa in Albano (1839), Napoli (1842), L'Infiorata di Genzano (1845).
Napoli
Influenzato dallo stile parigino, Bournonville adotta e crea un suo personale linguaggio e stile di danza che privilegia i movimenti a braccia arrotondate e i passi piccoli e veloci, contemporaneamente esaltando la mimica facciale. L’espressione dello sguardo, uno sguardo vivo che comunica e che parla di sé, costituiva secondo Bournonville una parte preponderante dell’allenamento del danzatore. Avere uno sguardo tranquillo, sereno e partecipe dava l’opportunità, secondo Bournonville, di elevare lo spirito dello spettatore e di coinvolgerlo nell'esecuzione.
Le Conservatoire (Konservatoriet)
Lasciò anche tre interessanti volumi di memorie: in particolare ricordiamo Mit Teaterliv (La mia vita di teatro), un excursus sapiente e ironico su persone, fatti e luoghi dei suoi tempi e i suoi Etudes Chorégraphiques che raccolgono il suo testamento teorico, le sue riflessioni sulla tecnica, sullo stile, sulla terminologia, sul modo di trasmettersi della danza. La sua cultura profonda e i vasti orizzonti del suo pensiero traspaiono anche dal profondo impegno sociale per accrescere la condizione sociale dei ballerini. Costituì un programma accademico per gli studenti della Scuola del balletto danese ed assicurò, primo in Europa, i fondi per la pensione privata a favore dei danzatori lottando a lungo per ottenere finanziamenti per la danza presso il Governo della Danimarca. Morì a Copenaghen il 30 novembre 1870.
I principali balletti di Bournonville:
1832 – Faust
1835 – Valdemar
1836 – La Sylphide
1840 – The Toreador
1842 – Napoli
1849 – Le Conservatoire
1851 – La Kermesse in Bruges
1853 – The Wedding in Hardanger
1854 – A Folk Tale
1855 – Abdallah
1856 – La Ventana
1858 – L’Infiorata a Genzano
1860 – Far from Denmark
1868 – The Lay of Thrym
1871 – The King’s Corps of Volunteers on Amager
1876 – From Siberia to Moscow
Lo stile danese il tre video:
#augustbournonville
Edited by Keira Lilith Haze - 18/7/2016, 15:55 -
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Ciao Lucia, spero di essere in tempo per risponderti. Io non mi farei scappare l'occasione di partecipare ad uno stage così importante. Come hai detto tu è un bella occasione per confrontarsi con gli altri e magari ti potrà aprire nuove porte. Da uno stage, soprattutto se svolto da maestri di un certo livello, si porta sempre a casa qualcosa. Capisco anche che sia un impegno economico per i genitori che sicuramente pensano: "Con quei stessi soldi potrei pagare più di un mese di danza a mia figlia... perché buttarli via per una cosa così?" Ti consiglio di ri-parlare con i tuoi genitori per riuscire a trovare un accordo con serenità. In fondo lo stage è nella tua stessa città quindi non ci sarebbero nemmeno problemi per il trasporto. Facci sapere. -
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Aggiornato -
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Il 29 aprile si celebra la Giornata Internazionale della Danza. Anche quest'anno è stato chiesto ad un esponente internazionale della danza di scrivere un pensiero su quest’arte tanto effimera quanto preziosa. Per questo 2014 ci si è rivolti al coreografo Mourad Merzouki. Ecco il suo messaggio:
Ogni artista vorrà sempre difendere quella forma d’arte che gli ha cambiato la vita. Per ciò che ha cercato e perduto e per ciò che ha l’impellente desiderio di condividere. É l’eco di una voce, una parola rivelata, l’interpretazione di un messaggio per l’umanità, la musica senza la quale l’universo non comunicherebbe più con noi, il movimento che ci apre le porte della grazia.
Per la danza nutro non soltanto un orgoglio di danzatore e coreografo, ma anche una profonda gratitudine. La danza è stata per me un vero colpo di fortuna. É divenuta la mia etica grazie alla nobiltà della sua disciplina e mi ha fornito i mezzi per scoprire il mondo ogni giorno. Niente è più vicino a me della danza che ogni giorno mi da forza attraverso l’ energia e la generosità che solo essa può dare. La sua poesia mi incoraggia e rassicura.
Potrei dire che non esisterei senza la danza? Senza la capacità di espressione che mi ha regalato? Senza la sicurezza che vi ho trovato per superare le mie paure e per evitare vicoli ciechi? Immerso, grazie alla danza, nella bellezza e nella complessità del mondo, sono diventato un cittadino. Un cittadino speciale che reinventa i codici sociali nel corso dei suoi incontri, rimanendo fedele ai valori della cultura hip hop che trasforma energia negativa in forza positiva.
La danza è una costante fonte di orgoglio. Ma io vivo questa fierezza pur essendo profondamente preoccupato. Intorno a me constato la perdita di riferimenti e l’impossibilità di immaginare il futuro di quella parte di giovani cresciuti nei quartieri popolari che vive nella tensione e nella frustrazione. Io sono uno di loro, lo siamo tutti. Sono spinto, forse più di altri, a essere di esempio per aiutare questa gioventù ad alimentare la sua brama di vita. Non è forse vero che la società è più ricca con la ricchezza di ognuno di noi? La cultura unisce più di qualsiasi discorso.
Quindi abbiate coraggio e osate nonostante gli ostacoli e l’odio che senza dubbio incontrerete. La bellezza del mondo sarà sempre al vostro fianco, così come lo è stata la danza per me, con il suo singolare potere di eliminare le distinzioni sociali ed etniche, lasciando soltanto il movimento di corpi nella loro essenza di esseri umani che ritornano alla loro espressione pura, unica e condivisa. Vorrei concludere citando il poeta René Char, le cui parole mi ricordano ogni giorno di non permettere ad alcuno di confinarci entro ruoli predefiniti. “Sfida la sorte, tieni stretto la tua felicità e affronta i rischi. Vedendo te, gli altri ci faranno l’abitudine.” Dunque prova, fallisci e ricomincia da capo, ma soprattutto balla, non smettere mai di danzare!
Traduzione di AnnaMaria Prina