Alessandra Ferri medita un ritorno in scena

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  1. ‚kitri
     
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    Alessandra Ferri medita un ritorno in scena


    Superstar internazionale e innovatrice



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    Superstar internazionale, ballerina al Covent Garden e all’American Ballet Theatre, acclamata sulle scene di mezzo mondo Alessandra Ferri è stata compagna di stanza di Deborah Bull alla Royal Ballet School che la cita in due occasioni nel suo ultimo libro “La danza di ogni giorno” appena uscito in Italia per avere innovato in scena il trucco della ballerina, abolendo quei segni pesanti che rendevano il viso simile a una maschera e per la grazia con cui alla lezione indossava leggerissimi scialli di lana annodati con nonchalance su un fianco.

    “Li indosso ancora” dice Ferri perché ancora oggi a cinque dall’addio alle scene ogni mattina fa la lezione per tenersi in forma.

    Le nostre lezioni di trucco ci facevano coprire con la cera le sopracciglie per pitturarci sopra una sopracciglia finta, era una maschera. Mi è venuto istintivo nel mio approccio ai ruoli, svecchiare quindi anche le trucco.

    Ogni mattina appena sveglia cosa fa?

    Preparo la borsa per andare a studiare, faccio la classe tutti i giorni, mi tengo allenata, potrei ballare domani sera. E in futuro chissà.

    Un come back?

    “Vedremo, ci sto pensando”.

    Se non si fa mancare la classe, gli applausi le mancano?

    No. L’applauso è sempre stato per me meraviglioso certamente, il riconoscimento di avere lavorato bene, ma quello che mi manca veramente è l’emozione dell’interpretare, di andare in scena , il rapporto con la musica che è stata sempre una grandissima emozione. Anche ora ascolto spesso musica, provo emozioni ma non le posso esprimere e questo mi manca.

    Che consigli darebbe a una giovane ballerina che entra in compagnia?

    La cosa importante e fondamentale che molti sorvolano: il talento, che è tutto. Che non è soltanto il bel corpo, le gambe lunghe, i bei piedi. Il talento è complesso richiede le doti fisiche certamente, ma anche intelligenza una fortissima volontà, l’umiltà di studiare tutti i giorni rimettersi sempre in gioco per crescere tutti i giorni. Quindi studiare tantissimo. Tutto ciò fa il talento.

    Vita pesante?

    Sicuramente. Qualche anno fa il New York Times aveva pubblicato uno studio sulla preparazione atletica nei vari sport. E quella del ballerino risultava la preparazione atletica più difficile e complessa. Una vita che si sopporta per passione”.

    Le sue due figlie studiano danza?

    No, la più grande quando le ho chiesto vuoi fare la ballerina mi ha risposto ma sei matta? Lei mi ricorda tramortita a letto nel tentativo di recuperare le forse fra uno spettacolo e l’altro. Mi muovevo per casa come una larva. La seconda dopo un po’ di scuola, dove tutti le chiedevano di me, mi ha detto quella è la tua vita, preferisco fare altro”.

    Che cosa è scattato che l’ha portata alla decisione di smettere?

    I motivi sono molti. E’ stata una decisione maturata negli anni. Prima di tutto il fatto che comunque ho avuto una carriera meravigliosa, ho ballato in tutto il mondo, ho cominciato giovanissima, tantissime soddisfazioni e volevo ricordarmela così. Non volevo fare un giorno Giulietta sapendo che in realtà facevo fatica. Ho deciso di fermarmi un momento prima. Poi avevo due bambine piccole che volevo seguire. Era il momento giusto.

    E ora?

    Ora è un altro momento della mia vita, sono arrivate occasioni di fare cose interessanti, devo valutare. Comunque non sarà un come back ma un andare avanti.

    E’ cambiata la sua dieta da quando ballava a dopo?

    No, non è cambiata. Ho sempre mangiato molto e bene sono attentissima all’alimentazione, per mille motivi, la salute prima di tutto. Mangio benissimo, sono molto attenta alla qualità del cibo. Mi fa scifo quel che combina l’industria alimentare. Si deve sapere ciò che si mangia. In questo modo non ingrasso, anche perché continuo a tenermi allenata.


    Servizio a cura di Sergio Trombetta. Fonte

    Edited by !meravigliosacreatura! - 31/8/2012, 21:19
     
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  2. !meravigliosacreatura!
     
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    Bellissima intervista, mi sono anche emozionata in alcuni punti.
    Per esempio: "Una vita che si sopporta per passione" e
    "Il talento è complesso richiede le doti fisiche certamente, ma anche intelligenza una fortissima volontà, l’umiltà di studiare tutti i giorni rimettersi sempre in gioco per crescere tutti i giorni." :wub:
     
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  3. Celentanina
     
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    " quella è la tua vita "


    frase forte e veritiera :)
     
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  4. ‚kitri
     
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    Sì, davvero una bellissima intervista.
    CITAZIONE
    Quindi studiare tantissimo. Tutto ciò fa il talento.

    Quanto può essere vero! Anche a me è piaciuto molto il commento della seconda figlia, che ha detto "questa è la tua vita. Preferisco fare altro".
     
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3 replies since 31/8/2012, 19:01   553 views
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